IL FOTODANNEGGIAMENTO E LA CHERATOSI ATTINICA

Le radiazioni ultraviolette sono le maggiori responsabili del fotodanneggiamento, cioè di tutta quella serie di alterazioni della pelle, maggiormente esposta al sole, dovute all’infiammazione causata dalla liberazione di radicali liberi a seguito dell'esposizione ad esse. L’infiammazione derivata sarà acuta, quando la quantità di raggi ultravioletti assorbiti sarà tanta in poco tempo (ad es. bruciature da esposizione al sole), come capita quando si va al mare senza utilizzare le dovute precauzioni, oppure cronica quando la quantità di radiazioni, pur inferiore, sarà assorbita per periodi molto lunghi (ad es. invecchiamento cutaneo e rughe), come nel caso di chi svolge attività professionali all’aria aperta ed in luoghi molto esposti al sole (muratori, maestri di tennis, sci, pescatori, contadini, personale di volo e nautico, ecc.). Inoltre, di importanza ancor più rilevante, vengono di fatto considerate il fattore di rischio più significativo nell’eziologia dei tumori della pelle. Anche l’esposizione ai raggi UV artificiali può provocare danni alla pelle ed è pericolosa tanto quanto la luce solare naturale in termini di sviluppo dei tumori della pelle “non melanoma”.

La cheratosi attinica (AK) è una piccola lesione della pelle (da alcuni definita pre-cancerosa, da altri carcinoma in situ), che si verifica a causa dell’esposizione cronica ai raggi ultravioletti nelle zone foto-esposte (viso, cuoio capelluto, labbra, avambracci e mani) nelle persone di mezza età ed anziane, soprattutto di pelle chiara. L’incidenza aumenta, ovviamente, con l’avanzare dell’età e costituisce lo stadio precursore di un altro tumore della pelle detto a cellule squamose (SCC). Negli studi scientifici specifici si stimano percentuali da <1% al 16% di probabilità di conversione dalla Cheratosi attinica in SCC.
La cheratosi attinica si presenta come una o più piccole porzioni di cute (della grandezza di 1-2 cm) in rilievo, ruvide, desquamate, pruriginose o non pruriginose, che possono dare bruciore, a volte non visibili ma palpabili e che non guariscono ma, anzi, possono sanguinare se grattate. Queste lesioni sono localizzate, prevalentemente, sul cuoio capelluto glabro (soprattutto nell’uomo) o sul volto, naso e labbra o sul decolleté, avambracci e mani (in entrambi i sessi).

Torna in alto